Sulla distinzione tra disposizione e norma e l’interpretazione creatrice

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Il lavoro ha per oggetto la vexata quaestio della distinzione tra disposizione e norma, specialmente per come sostenuta da chi difende la dimensione poietica dell’interpretazione giuridica. In particolare, dopo una breve esposizione del significato di quel dipolo nel pensiero di Vezio Crisafulli e delle recenti posizioni espresse sull’argomento dalla dottrina più autorevole, si intende, da un lato, confutare la tesi secondo la quale la norma non andrebbe confusa con la disposizione trattandosi di entità realmente distinte, dall’altro negare il carattere thetico della prima smentendo la natura produttrice dell’azione interpretativa e dimostrando che questa consiste in un atto necessariamente cognitivo.

On the Distinction between Law Provision and Legal Rule and the Creative Interpretation

This paper focuses on the distinction between law provision and legal rule, as supported by those defending legal interpretation’s poietic dimension. After briefly illustrating dipole’s meaning in Vezio Crisafulli’s works and most influential legal scholars’ latest positions on this matter, the article intends to query the thesis according to which legal rule should not be confused with law provision, since they are two separate entities, and to deny legal rule’s thetic trait by refuting interpretation’s productive nature and proving it is necessarily cognitive instead.