Diritto e Società

Rivista trimestrale fondata nel 1973

da Giovanni Cassandro, Vezio Crisafulli e Aldo M. Sandulli

III serie – 2/2020


 


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Sommario

saggi

Maria Alessandra Sandulli, Riflessioni sull’istruttoria tra procedimento e processo ….195
Antonio Cantaro, Pandemia e scienza giuridica. In divergente accordo ….223
Stefano Giubboni, Considerazioni sul diritto del lavoro oltre lo Stato (con una postilla su pandemia e de-globalizzazione) ….247
Sabrina Tranquilli, Rapporto pubblico privato nell’adozione e nel controllo della decisione amministrativa “robotica” ….281

osservatorio

Marta Cerioni, L’anaciclosi dei Governi “Conte I” e “Conte II” ….325

attualità

Camilla Storace, Identità di genere e tutela della dignità umana dentro le mura del carcere. Riflessioni intorno ad una recente ordinanza del Tribunale di sorveglianza di Firenze ….359


abstract

Maria Alessandra Sandulli, Riflessioni sull’istruttoria tra procedimento e processo

Il contributo analizza l’evoluzione dell’istruttoria nel procedimento e nel processo amministrativo e il ruolo centrale che essa assume per una più giusta e ponderata adozione della decisione finale. L’istruttoria è infatti la fase che meglio testimonia l’evoluzione del rapporto tra cittadino e amministrazione e tra parti e giudice. Particolare attenzione viene riposta sul rapporto tra la sfera procedimentale e processuale e, conseguentemente, sul sindacato che il giudice amministrativo esercita sulla discrezionalità e, con le dovute differenze, sulla discrezionalità tecnica. Vengono infine svolte brevi riflessioni sul remand e sul soccorso istruttorio, procedimentale e processuale, in cui l’incessante interrelazione tra procedimento e processo e gli effetti della suddetta tendenza evolutiva sono particolarmente evidenti e densi di criticità.

Reflections about the Investigation Phase between Administrative Procedure and Administrative Trial

The essay analyses the evolution of the investigation phase in the administrative procedure and in the administrative trial and the central role it assumes for a more just and well-considered adoption of the final decision. The investigation
procedures are in fact the phase that best shows the evolution of the relationship between citizen and administration and between parties and judge. Particular attention is paid to the constant and continuous connection that is established between the two areas mentioned above and to the judicial control on the exercise of administrative discretion and, with some differences, on technical discretion. Finally, some reflections are dedicated to the institute of
“remand” and to the special procedure for remedying deficiencies used both in the administrative procedure and in process where their strict relationship and the effects of the aforementioned evolutionary trend are particularly evident and full of critical issues.

Antonio Cantaro, Pandemia e scienza giuridica. In divergente accordo

La società neoliberale vive sotto l’egida della legge della competitività, rappresentata e vissuta come uno “stato di normalità”. Una legge che “stigmatizza” come uomini senza qualità − esseri “irrazionali” − tutti coloro che si sottraggono all’imperativo di far agire il mondo nella, con e per la concorrenza. Cosa accade di questo stato di eccezione “fittizio” (e, tuttavia, reale) nel tempo del confinamento e del dopo confinamento? Quale è il compito della scienza giuridica in ordine alla regolazione e risoluzione dei conflitti che concernono la “situazione normale”? Urge un bilanciamento più esigente. Non sarà più sufficiente l’appello alle plurali etiche della normalità costituzionale. I conflitti diventeranno più laceranti di quelli del passato, difficilmente contenibili tramite quel bilanciamento dilatorio che lascia sistemicamente aperte le porte a decisioni plurime, differenziate, flessibili, modellate sul caso concreto.

Pandemic and Legal Science. In Divergent Agreement

The neoliberal society lives under the guidance of the law of competitiveness, represented and experienced as a “state of normality”. A law that “stigmatizes” as men without qualities − as “irrational” beings − all those who escape the competitiveness imperative to make the world acting within and for competition. What happens to this “artificial” state of exception (yet real) in the time of the confinement and after confinement? What is the task of legal science on the regulation and resolution of conflicts regarding the “normal situation”? We need a more comprehensive balancing. The appeal to the pluralistic ethics of the constitutional normality will be no longer satisfactory. Conflicts will become more lacerating than the previous ones, more difficult to contain through that dilatory balancing that leaves the doors systemically open to multiple, differentiated, flexible decisions, modeled on the specific case.

Stefano Giubboni, Considerazioni sul diritto del lavoro oltre lo Stato (con una postilla su pandemia e de-globalizzazione)

L’autore riflette sulla possibilità di un diritto del lavoro oltre lo Stato, mettendo criticamente in evidenza lo spiazzamento normativo e funzionale dei sistemi nazionali di protezione sociale prodotto dalla globalizzazione economico finanziaria nella insostenibile forma corrente.

Considerations on Labour Law beyond the State (with a Note on the Pandemic Crisis and DeGlobalization)

The author reflects on the possibilities of a labour law beyond the nationState by critically analyzing the normative and functional displacement of the welfare state as consequence of the economic and financial globalization as it stands in its unsustainable configuration.

Sabrina Tranquilli, Rapporto pubblico privato nell’adozione e nel controllo della decisione amministrativa “robotica”

Lo scritto esamina alcune questioni affrontate dall’Amministrazione qualora decida di svolgere il procedimento amministrativo tramite l’utilizzo di algoritmi. Dopo aver analizzato alcune questioni generali che si pongono rispetto al procedimento amministrativo italiano, privo ancora di una disciplina sull’utilizzo degli algoritmi da parte dell’Amministrazione, l’analisi si concentra sulla problematica della conoscibilità dell’azione amministrativa svolta tramite algoritmi. La questione, per nulla nuova, riveste grande importanza nell’analisi dell’esercizio del pubblico potere se, come assumiamo, anche “la comunicazione può essere intesa come una forma di potere”. Il tema ormai entrato nel dibattito scientifico italiano è da tempo affrontato dall’opinione pubblica e dalla dottrina giuridica francese. Un recente contenzioso che ha provocato una serie di decisioni del Conseil d’État e, su rinvio di quest’ultimo, una pronuncia del Conseil constitutionnel in materia di decisioni amministrative assunte tramite l’utilizzo di algoritmi nell’ambito dell’accesso agli istituti di istruzione superiore consente un confronto sul tema con l’ordinamento francese dove da tempo si sta adattando la regolazione e l’organizzazione amministrativa all’utilizzo degli algoritmi.

Public and Private In the Control and Adoption of an Administrative Decision Via Algorithms

The article examines some of the issues that arise when the Public Administration decides to carry out the administrative procedure using algorithms. After having analysed some general questions that arise with respect to the Italian administrative procedure, which still lacks a discipline on the subject, the analysis focuses on the problem of the “knowability” of the administrative action carried out through algorithms. This question, absolutely not new, is still very
topical in the analysis of the exercise of public power if, as we assume, also “communication can be understood as a form of power”. The issue of the “knowability” of algorithms is currently at the core of a lively debate both in public opinion and in the French and Italian legal doctrine. A recent dispute that has provoked some decisions by the Conseil d’État and a ruling by the Conseil constitutionnel allows a comparison with the French legal system, where the regulation and administrative organization has been adapted to the use of algorithms.

Marta Cerioni, L’anaciclosi dei Governi “Conte I” e “Conte II”

Il saggio tratteggia i punti salienti della crisi del Governo “Conte I” ripercorrendone i fatti maggiormente significativi. Dall’esame della sua formazione ai punti di frizione nei rapporti tra Presidente del Consiglio dei Ministri e vice-Premier, il lavoro esamina le condizioni di una crisi già sostanzialmente annunciata ma non formalizzata, specialmente quelle collegate al perseguimento dell’unità dell’indi rizzo politico. Lo scritto espone in rassegna le possibilità di soluzione dell’empasse alla luce dei poteri e delle competenze del Presidente della Repubblica sino a giungere alla formazione del Governo “Conte II” e alle sue peculiarità. L’elaborato si conclude con una disamina delle questioni non ancora sciolte tra cui spicca la dinamica dell’anaciclosi della forma di governo prodotta anche dall’olocrazia.

The Anacyclosis of “Conte I” and “Conte II” Governments 

The essay outlines the salient points of the “Conte I” Government crisis retracing the most significant facts. From the examination of his training to the points of friction in the relations between the President of the Council of Ministers and the vice-Premier, the work examines the conditions of a crisis already substantially announced but not formalized, especially those connected to the pursuit of the unity of the political direction. The paper exposes the possibility of resolving the impasse in the light of the powers and competences of the President of the Republic up to the formation of the “Conte II” Government and its peculiarities. The paper ends with an examination of the issues not yet resolved, among which the dynamics of the anacyclosis of the form of government produced also by holocracy stands out. 

Camilla Storace, Identità di genere e tutela della dignità umana dentro le mura del carcere. Riflessioni intorno ad una recente ordinanza del Tribunale di sorveglianza di Firenze

Il contributo esamina e commenta l’ordinanza n. 632 del 2020 con cui il Tribunale di sorveglianza di Firenze ha riconosciuto il diritto all’assegnazione ad un reparto femminile in capo ad una detenuta che aveva ottenuto la rettificazione dell’attribuzione di sesso in assenza della modificazione dei caratteri sessuali maschili primari. Nell’affrontare il tema della tutela dell’identità di genere nel contesto penitenziario l’Autrice si sofferma, tramite la lettura di alcune pronunce della Corte EDU, della Corte di Cassazione e della Corte costituzionale, sulla complessa
tematica del mutamento di sesso e dell’(ir)rilevanza dell’intervenuta modificazione chirurgica dei caratteri sessuali ai fini della rettificazione anagrafica.

Gender Identity and Protection of Human Dignity behind Prison Walls. Reflections on a Recent Ruling of the Supervisory Court of Florence, Italy

The paper examines and reviews ruling n. 632 of year 2020 by which the Supervisory Court of Florence granted an inmate, who had previously obtained the rectification of sex attribution, the right to be assigned to the female ward of her prison, despite the fact that she retained her male primary sexual characteristics. Addressing the subject of gender identity in correctional environments, the Author focuses on the complex topic of sex change and the (ir)relevance of sex reassignment surgery in order to obtain sex rectification, reviewing various rulings of the European Court of Human Rights, of the Court of Cassation and of the Constitutional Court.