Diritto e Società


Rivista trimestrale fondata nel 1973


da Giovanni Cassandro, Vezio Crisafulli e Aldo M. Sandulli

III serie – 4/2016



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sommario

saggi

Giovanni Serges, Il “dominio” degli effetti temporali delle decisioni d’incostituzionalità …. 603
Gladio Gemma, Paternalismo, antipaternalismo, Costituzione …. 629
Simone Lucattini, Rivalità e coordinamento nel governo dei servizi pubblici …. 669
Marco Mazzamuto, Giandomenico Romagnosi inventore del diritto amministrativo? …. 705

osservatorio

Nicola Posteraro, Identità di genere, transessualismo ed effettività del diritto alla salute in Italia …. 737

attualità

Marco Calabrò, La legittimazione ad agire a tutela delle risorse ambientali: la prospettiva dei beni comuni …. 807

Abstract

Giovanni Serges, Il “dominio” degli effetti temporali delle decisioni d’incostituzionalità


Il lavoro è dedicato ad approfondire il tema degli effetti nel tempo delle sentenze della Corte costituzionale. In particolare, l’analisi è diretta ad esaminare criticamente alcune più recenti decisioni nelle quali emerge – in maniera spesso contraddittoria – la questione di una limitazione temporale degli effetti, al fine di individuare entro quali limiti esse siano compatibili con il sistema di giustizia costituzionale italiano.

The “Dominion” of the Temporal Effects of the Unconstitutionality Decisions

The essay aims to analyse the issue of the temporal effects of the Constitutional Court’s judgments. In particular, the writing examines critically some recent decisions where the question of the temporal limitation of the effects emerges in an often contradictory way, in order to identify the extent to which those limitations are compatible with the Italian constitutional justice system.

Gladio Gemma, Paternalismo, antipaternalismo, Costituzione 

Lo scritto assume la definizione di paternalismo quale concezione etico-politica in virtù della quale soggetti pubblici o privati possono imporre ad un individuo, capace di intendere e di volere, scelte di vita in contrasto con la sua volontà, pur con l’intento di arrecare un beneficio al medesimo. La tesi di fondo sostenuta consiste nella configurazione dell’incompatibilità fra la concezione paternalista e la nostra Costituzione. A sostegno del nesso “Costituzione-antipaternalismo”, viene avanzata un’argomentazione di natura filosofico-politica e giuridica.
Lo scritto cerca di dimostrare che il costituzionalismo, cui va ricondotta anche la nostra Costituzione, ha il suo fondamento e le sue radici (pure) nella filosofia politica liberaldemocratica. Quest’ultima afferma la libertà di autodeterminazione dell’individuo che deve essere arbitro delle proprie scelte di vita e può subire limitazioni solo in funzione di interessi di altri individui o della società (in via del tutto eccezionale possono ammettersi interventi nei confronti di un individuo senza il suo consenso solo quando sia manifesta una errata valutazione, da parte dello stesso, del proprio interesse). Dimostrata la correlazione tra ideologia liberaldemocratica e costituzionalismo, si è dedotto che, in base ai canoni interpretativi storico e teleologico, l’antipaternalismo va configurato come un principio della nostra Costituzione.

Paternalism, Anti-Paternalism, Constitution

This paper adopts the definition of paternalism as an ethical-political conception, according to which public or private subjects can impose on the individual capable of consent the life choices which may be in contrast with his
will, even if this imposition was intended to be to his benefit. The main thesis in support of this consists in conceptualising the incompatibility between the paternalistic conception and our Constitution. In support of the link “Constitution-anti-paternalism” a philosophical-political and legal argumentation is put forward.
The paper seeks to demonstrate that the constitutionalism to which also our Constitution can be traced back, has its foundation and its roots (also) in the liberal democratic political philosophy. This philosophy affirms the individual’s
freedom of self-determination where the individual acts as an agent able to freely make life choices and can be limited only due to the interests of other individuals or society (in an exceptional way the interventions regarding the individual without his consent may be accepted only in presence of the individual’s erroneous evaluation of his own interest). Once an interrelation between the liberal-democratic ideology and constitutionalism is demonstrated, one can presume that on the basis of the historical and teleological canons of interpretation, anti-paternalism may be posited as a principle of our Constitution.

Simone Lucattini, Rivalità e coordinamento nel governo dei servizi pubblici

Il disegno di governance, nazionale e comunitario, dei servizi pubblici a rete colloca l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) al centro di una fitta trama di relazioni, cooperative e competitive, a livello nazionale e comunitario, all’interno di uno spazio regolatorio attraversato da una molteplicità di attori e interessi rivali, e innervato da principi e finalità talora confliggenti. Tale assetto dischiude due prospettive di ricerca: una, per così dire, “irenica”, volta a valorizzare l’esigenza di coordinamento tra i vari attori istituzionali; un’altra irriducibilmente “polemica”, che muove invece dalla competizione tra regolatori e dalla rivalità d’interessi, alla ricerca di possibili composizioni. Prospettive, quelle appena individuate, solo apparentemente antitetiche, ma in realtà complementari e suscettibili di essere ricomprese in una visione unitaria, una volta immesse nel prisma della certezza dei mercati e della tutela dell’affidamento degli operatori economici.

Rivalry and Coordination in Public Services’ Government

The design of governance, both at the national and at EU level, of public services places the Regulatory Authority for Energy, Networks and Environment (ARERA) at the center of a weaving of relationships, cooperative and competitive, within of a regulatory space traversed by a multiplicity of actors and rival interests, and innervated by principles and purposes sometimes conflicting. This structure reveals two research perspectives: one “irenic”, aimed at enhancing the need for coordination between the various institutional actors; another irreducibly “polemical”, that moves rather from the competition between regulators and the rivalry of interests, in search of possible compositions. Prospects, those just identified, apparently antithetical, but in fact complementary and likely to be included in a single view, once entered in the prism of the certainty of the markets and the protection of legitimate expectations of traders.

Marco Mazzamuto, Giandomenico Romagnosi inventore del diritto amministrativo?

Il presente lavoro mira a verificare il grado reale di originalità del primo grande studioso italiano di diritto amministrativo: Gian Domenico Romagnosi. Lo studio delle fonti mostra che Egli fu debitore della dottrina giuridica francese degli inizi del XIX sec. Tuttavia, nei rispetti del primato rivoluzionario della legge, il suo ancoraggio alla settecentesca ragione naturale lasciava aperto uno spazio di “giuridicità” dove la legge non poteva arrivare o dove era bene che non arrivasse: uno spazio sottoposto al principio di proporzionalità. E fu proprio grazie all’equità, non alla legge, che il Conseil d’État costruì il più grande judge-made law del XIX sec. e quelle straordinarie garanzie del diritto amministrativo, come il controllo della discrezionalità amministrativa.

Gian Domenico Romagnosi: the Inventor of Administrative Law?

This work aims to verify the real degree of originality of the first great Italian scholar of administrative law: Gian Domenico Romagnosi. The study of the sources shows that he was indebted to the French legal doctrine of the early XIX century. However, in respect of the revolutionary primacy of the statute law, Romagnosi’s anchorage to the eighteenth-century natural reason left open a “juridical” space where the law could not arrive or where it would be better the law to remain out of reach: a space subjected to the principle of proportionality. And it was equity, not statute law, through which the Conseil d’État built the biggest judge-made law of the nineteenth century and the extraordinary guarantees of administrative law, such as control of administrative discretion.

Nicola Posteraro, Identità di genere, transessualismo ed effettività del diritto alla salute in Italia

Questo lavoro, frutto di una ricerca condotta per conto del Ministero della Salute e l’Università Roma Tre, ha ad oggetto la tematica del transessualismo: di recente, la Corte di cassazione e la Corte costituzionale hanno stabilito che la persona transessuale può ottenere la rettifica anagrafica del proprio sesso anche senza aver previamente modificato chirurgicamente i propri genitali. Nel saggio si analizzano le pronunce e si evidenziano, in una prospettiva critica, i problemi che, sul piano sostanziale e processuale, esse sollevano; problemi che minano la salute delle persone transessuali. Si affrontano, poi, anche i problemi che praticamente le persone transessuali riscontrano, pure sul piano del giudizio civile, laddove vogliano iniziare un percorso di transizione ed eventualmente rifarsi alle
strutture sanitarie per intervenire chirurgicamente sul proprio sesso biologico. In conclusione, si forniscono degli spunti di riflessione per qualche possibile soluzione.

Gender Identity, Transsexualism and Effectiveness of the Right to Health in Italy

This work deals with transsexualism: recently, the Cassazione Supreme Court and the Constitutional Court have established that a transsexual person can get the registry rectification of their sex even without having previously changed, surgically, their genitals. In the article, we analyze the two decisions and we highlight, in a critical perspective, the problems that they raise that undermine the health of transsexual people. We also study the problems (jurisdictional, too) that transexual people have then they decide to begin a transition path and/or they decide to change, surgically, their biological sex. At the end, we propose some juridical solutions.

Marco Calabrò, La legittimazione ad agire a tutela delle risorse ambientali: la prospettiva dei beni comuni

Lo scritto muove dall’esame delle diverse incertezze e criticità che ancora oggi connotano il complessivo sistema nazionale di tutela delle risorse ambientali. In particolare, l’autore si sofferma sull’assenza di una chiara e certa individuazione dei soggetti legittimati ad agire, sia in sede procedimentale che processuale, con azioni di tutela, sottolineando come ciò derivi dalla intrinseca peculiarità propria del bene ambiente, ricondotto dalla Corte Costituzionale alla categoria dei c.d. beni liberi, non suscettibili di vera e propria appropriazione, bensì contestualmente fruibili dalla collettività e dai singoli (Corte Cost., 30 dicembre 1987, n. 641). Alla luce di tali considerazioni – e al fine di rendere maggiormente efficace il modello di tutela ambientale, in special modo in relazione alla sindacabilità delle decisioni pubbliche impattanti sulle risorse ambientali – l’autore si propone di superare l’attuale fallimentare regime accentrato di legittimazione processuale. In tale ottica, attraverso la valorizzazione del principio di sussidiarietà orizzontale e del criterio della vicinitas, si prospetta il passaggio della qualificazione degli interessi ambientali da interessi adespoti a interessi comuni, con la consequenziale estensione – in presenza di specifici presupposti – della legittimazione ad agire anche al singolo cittadino, titolare di un interesse
proprio, connotato, però, dal carattere della non esclusività, in quanto condiviso con gli altri membri della comunità.

The Legal Standing in Environmental Law: the Commons Perspective

The essay moves from the analysis of uncertainties and critical issues even today concerning the Italian environmental protection system. In this context, the author especially examines the absence of a clear system of legal standing, and underlines how it results from the intrinsic peculiarity of the environmental goods, defined by the Italian Constitutional Courts as “free goods”, not individually appropriable, but usable at the same time by community and individuals (Constitutional Court, 30.12.1987, n. 641). In view of the above – to improve the effectiveness of environmental protection, especially in relation to the public decision censurability – the author intends to overcome the current centralized failing legal standing regime. In this perspective – and through the enhancement of the subsidiarity principle and the vicinitas criterion – the essay outlines a new classification of environmental interests, from interests with no titular to common interests, consequently extending to the citizen the environmental legal standing, not exclusively, but sharing it with each member of the community.